Mezzojuso


Mezzojuso
Mezzojuso

Costruito sui resti di un antico abitato di origine araba - Manzil Jusuf - Mezzojuso è circondato dai rilievi di Pizzo Marabito (m. 1178), Pizzo di Chasu (m. 1211), Cozzo Mole (m. 908) e Serre di Rullo (m. 962), Mezzojuso, centro di etnia Arbereshe, si erge alle pendici della collina della Brinja, sul declivio orientale di Rocca Busambra. Per chi viene da Palermo, (41 km) alla cui provincia appartiene, il paese è raggiungibile dallo scorrimento veloce in direzione Agrigento, bivio Mezzojuso. Dista invece 91 km da Agrigento, 94 km da Caltanissetta, 201 km da Catania, 113 km da Enna, 261 km da Messina.

Da visitare sono le preziose Iconastasi conservate presso la Matrice Greca e la chiesa di Santa Maria delle Grazie con l'annesso Monastero Basiliano, sede di un importante laboratorio di restauro del Libro Antico, e la biblioteca dove si custodiscono pregiati codici greci ed antiche cinquecentine.

Diverse opere d'arte si trovano nella Matrice Latina: una scultura del Crocifisso, in legno policromo di ignoto scultore siciliano del 1693 e due dipinti settecenteschi, due grandi tele raffiguranti la Comunione di Santa Rosalia, la Vergine che appare a San Domenico e l'Annunciazione; pregevole, inoltre, la suppellettile sacra.

Degno di nota è il Castello Corvino, antica costruzione fortificata del XVI secolo, spesso sede di mostre e manifestazioni locali. Data la sua interessante collocazione geografica, da Mezzojuso è possibile inoltre effettuare numerose escursioni verso il Bosco della Ficuzza, Pizzo Zingaro, la Cerasa, Acqua di Genco, ma anche nel vicino Bosco di Pizzo Lacca, definito, insieme a quello di Ficuzza, l'ultimo bosco di Sicilia per ricchezza faunistica e botanica.

Gli amanti della buona cucina potranno inoltre trovare prodotti agricoli e caseari realizzati ancora oggi secondo i metodi tradizionali ed una ricca produzione dolciaria. Ricco il calendario di eventi e manifestazioni durante l'anno, in special modo in occasione della Pasqua e delle altre importanti festività religiose.

 

Chiesa di Santa Maria di Tutte le Grazie
Chiesa di Santa Maria di Tutte le Grazie

S. Maria delle Grazie
Agli Albanesi, arrivati a Mezzojuso nel XV sec., fu concessa la Chiesa di S. Maria che, riparata, fu officiata secondo il rito bizantino-greco. Ampliata fino alle dimensioni attuali, Olivio Sozzi e il figlio Francesco ne affrescarono nel 1752 i medaglioni dei Santi Padri greci. Nel 1901 viene sostituita l'antichissima pergula con l'attuale iconostasi, contenente icone bizantine del XVI sec. Inoltre vi si trovano: una Platytèra di origine cretese o cipriota, una crocetta athonita di bosso finemente scolpita (XV sec.), il mausoleo del nobile Andrea Reres, discendente da Demetrio Reres, parente del grande Skanderbeg.
Annesso alla Chiesa, per munificenza di A. Reres, sorge il Monastero Basiliano, ricco di una Biblioteca con rari codici greci e pregevoli cinquecentine. Il cenobio basiliano, che fece assurgere Mezzojuso ad "Atene delle Colonie Albanesi di Sicilia", è sede di un Laboratorio di Restauro del Libro. Quivi i più antichi codici, le miniature, gli incunaboli tornano a rivivere come nuovi.